Strategie di Gestione del Rischio Sanitario nelle Aziende: Dalla Legge Gelli alla Riforma Cartabia
La gestione del rischio sanitario è diventata una questione cruciale per le aziende, specialmente nel contesto attuale, dove la salute e la sicurezza dei lavoratori sono priorità fondamentali. L’evento tenutosi a Palermo il 22 febbraio, co-organizzato da Gruppo GbSapri, Viras e Consulbrokers, ha messo in luce l’importanza della prevenzione e del miglioramento della gestione del rischio sanitario. Questo articolo esplorerà le strategie di gestione del rischio sanitario, analizzando l’impatto della Legge Gelli e della Riforma Cartabia.
La Legge Gelli: Un Punto di Riferimento per la Sicurezza Sanitaria
La Legge Gelli, approvata nel 2017, ha rappresentato un passo significativo nella regolamentazione della responsabilità sanitaria in Italia. Essa ha introdotto importanti modifiche al sistema di responsabilità civile per i professionisti della salute e le strutture sanitarie. Tra i punti salienti della legge troviamo:
- Responsabilità professionale: La legge ha chiarito le modalità di responsabilità dei medici e delle strutture sanitarie, stabilendo che la responsabilità è di tipo contrattuale.
- Obbligo di assicurazione: È stato introdotto l’obbligo per i professionisti sanitari di stipulare polizze assicurative per coprire i rischi legati alla loro attività.
- Prevenzione e formazione: La legge promuove la formazione continua e la prevenzione come strumenti fondamentali per ridurre il rischio di errori sanitari.
Queste misure hanno contribuito a creare un ambiente più sicuro per i pazienti e a ridurre il numero di contenziosi legali, favorendo una cultura della responsabilità e della trasparenza nel settore sanitario.
La Riforma Cartabia: Innovazione e Semplificazione
La Riforma Cartabia, approvata nel 2021, ha ulteriormente evoluto il panorama giuridico italiano, introducendo modifiche significative al sistema giudiziario. Tra le sue finalità, vi è la semplificazione delle procedure e la promozione di una giustizia più rapida ed efficiente. Le implicazioni per la gestione del rischio sanitario sono molteplici:
- Accelerazione dei processi: La riforma mira a ridurre i tempi di attesa per le cause legate alla responsabilità sanitaria, permettendo una risoluzione più rapida delle controversie.
- Mediazione e conciliazione: Viene incentivata la mediazione come strumento per risolvere le dispute, riducendo il carico sui tribunali e favorendo soluzioni più rapide e meno conflittuali.
- Focus sulla prevenzione: La riforma incoraggia le aziende a investire in strategie di prevenzione per evitare contenziosi, promuovendo una cultura di responsabilità e attenzione alla salute.
Strategie di Prevenzione e Miglioramento della Gestione del Rischio
Alla luce delle normative attuali, le aziende devono adottare strategie efficaci per gestire il rischio sanitario. Ecco alcune best practices che possono essere implementate:
- Formazione continua: Investire nella formazione del personale per garantire che siano aggiornati sulle migliori pratiche e sulle normative vigenti.
- Audit e monitoraggio: Effettuare audit regolari per identificare potenziali rischi e monitorare l’efficacia delle misure di prevenzione adottate.
- Coinvolgimento dei dipendenti: Promuovere una cultura della sicurezza coinvolgendo i dipendenti nella gestione del rischio e incoraggiando la segnalazione di situazioni potenzialmente pericolose.
- Utilizzo di tecnologie innovative: Sfruttare le tecnologie digitali per migliorare la gestione dei dati sanitari e facilitare la comunicazione tra i professionisti della salute.
Conclusione
La gestione del rischio sanitario nelle aziende è un tema di crescente importanza, soprattutto in un contesto normativo in continua evoluzione come quello italiano. La Legge Gelli e la Riforma Cartabia offrono un quadro giuridico che promuove la responsabilità, la prevenzione e l’efficienza. Le aziende devono adottare strategie proattive per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti, investendo in formazione, monitoraggio e tecnologie innovative. Solo così sarà possibile affrontare le sfide del futuro e migliorare la qualità del servizio sanitario nel nostro paese.